40 anni di Tornado – La geometria variabile dell’AERONAUTICA MILITARE

Testo e foto di Luigi Sani

Il 27 agosto 1982 atterrava, proprio sull’aeroporto di Ghedi il primo velivolo da combattimento “Panavia Pa-200 Tornado” assegnato all’Aeronautica Miliare.

Giovedì 8 settembre 2022, presso lo stesso aeroporto, sede del 6° Stormo dell’A.M. alla presenza del Capo di Stato Maggiore, Generale di S.A. Luca Goretti e al Comandante del 6° Stormo, Colonnello Giacomo Lacaita si è celebrata la ricorrenza con un raduno nazionale, aperto a tutti gli equipaggi di volo ed al personale specialista, che nel tempo hanno operato sul Sistema d’Arma “Tornado”, presso le basi in cui è stato impiegato, nonché ai Diavoli Rossi di ieri e di oggi.

Un’organizzazione particolarmente curata, con mesi di lavoro propedeutico alla perfetta riuscita dell’evento, ha previsto anche un importante spazio per i media e gli spotter.

Grande attesa tra appassionati e media, per la presentazione di un velivolo “Special Color” appositamente elaborato per il 40° anniversario. Un Tornado ECR (6-66 MM7059) è stato “decorato” con una grafica integrale commemorativa che riproduceva (come a sfogliare strato sopra strato alla velocità del volo), le quattro livree che hanno caratterizzato la carriera di questo aereo dai suoi inizi ad oggi; assieme ad esse sono stati rappresentati gli stemmi dei gruppi di volo operativi con Tornado.

Partendo dalla prua, la grafica del 40° “racconta” la colorazione bianca dei prototipi, per poi passare alla mimetica bi-colore NATO degli anni ottanta, poi il ricordo della Guerra del Golfo con la colorazione giallo sabbia di “Desert Storm”, per finire al tronco di coda con il grigio uniforme attuale ed il logo del 40° sui due lati della deriva.

Ricordiamo che il Tornado in forza all’Aeronautica Militare Italiana, negli anni, si è prestato a diverse spettacolari livree celebrative (Special Color), per il raggiungimento di significativi traguardi tecnici, storici ed operativi.

Dopo la cerimonia con le autorità, rinviata di pochi minuti per un violento ma isolato scroscio temporalesco, sotto un soleggiato cielo terso, la folla dei radunisti ha assistito all’imponente sorvolo di due grandi formazioni: 10 tornado accompagnati dai 10 “Pony” della P.A.N. con la stupenda coda dei fumi tricolori. Poco prima, ad attrarre il pubblico è stata un’altra grande formazione, la Pattuglia Legend, composta da storici ed attuali velivoli da addestramento: Fiat G46, T-6 Texan, SIAI S-208M (Special Color Arturo Ferrarin), Aermacchi SF-260EA, MB-326E, MB-326K, MB-339CD e T-346 Master.

Il finale delle esibizioni di volo è stato dedicato ad una mirata selezione di figure acrobatiche delle Frecce Tricolori.

Giunto il momento degli atterraggi, il primo velivolo ad arrivare in posizione centrale davanti a fotografi e radunisti è stato lo “Special” del 40°, poi tutti gli altri nove Tornado, a disporsi su due fronti, a comporre una “scenografia” unica a sfondo delle rituali firme sul libro storico e per le foto di gruppo.

Il personale della base e gli organizzatori hanno allestito alcuni hangar con mostra storica, materiali e componenti, corner dedicati ai gruppi, con abbigliamento ed oggettistica commemorativa, spazi di aziende partner, come Beretta ed Italeri-PaMa Trade, l’hangar con il primo F-35A del 6° Stormo (destinato alla sostituzione dei Tornado nei prossimi anni) ed un hangar con troncone di prua e cabina di Tornado con postazioni di pilota e navigatore visitabili. Mentre per i radunisti era allestita l’area ristoro nei grandi hangar, non è mancato uno spazio organizzato per tutti gli altri ospiti in un variopinto circuito di “street food”.

Il Capo di Stato Maggiore, Luca Goretti e il Comandante del 6° Stormo, Colonnello Giacomo Lacaita, presso lo spazio espositivo modellistico di Italeri, hanno poi scoperto una teca con un bellissimo modello in scala 1:32 dello Special Color 40° Anniversario, donato dalla ditta bolognese all’Aeronautica Militare.

Uno sguardo al futuro

Lo scorso 16 giugno, sulla pista dell’aeroporto militare di Ghedi, è atterrato il primo velivolo F-35A Lightning II assegnato al 6° Stormo.

Il più moderno ed avanzato velivolo da combattimento di quinta generazione mai sviluppato, in dotazione all’Aeronautica Militare. Da tempo ormai lo Stormo ha iniziato l’attività addestrativa del personale sul nuovo sistema d’arma; così come l’adeguamento delle capacità organizzative, pur continuando a soddisfare i compiti istituzionali con il velivolo Tornado. Allo stato attuale, gli F-35 in forza al reparto sono operati alternativamente fra gli aeroporti di Amendola (base della Forza Armata attiva con i Lightning II dal 2016) e Ghedi, dove a breve saranno ultimate le infrastrutture che presto consentiranno di operare stanzialmente con il velivolo. Con l’acquisizione del F-35, prossimamente i due sistemi d’arma si sovrapporranno per operare insieme nei cieli nazionali ed internazionali, fino ad arrivare progressivamente alla fine della vita operativa del Tornado, in base all’età che raggiungeranno nel tempo i singoli velivoli.

Un sentito ringraziamento a tutto il personale del 6° Stormo, in particolare al Ten.Col. Lorenzo Di Donato ed il 1° Lgt. Francesco Nacca.

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