82° Centro C.S.A.R. di Trapani-Birgi

Testo e foto di Alessandro Palantrani

Esattamente quarant’anni fa, precisamente il 6 luglio del 1982, veniva ricostituito, all’interno dell’aeroporto militare di Trapani-Birgi, l’82° Centro C.S.A.R. (Combat Search And Rescue), ma dipendente dal 15° Stormo.

 

Storia

Originariamente l’82° Gruppo, venne costituito presso l’idroscalo di Taranto nel 1924, ed operò in tale sede fino al 1942.

Constava di due squadriglie, la 139^ e la 149^, equipaggiate con idrovolanti CantZ 501 “Gabbiano”, al quale fu assegnato dagli equipaggi, il nomignolo di “Mammajut”, con un intendimento affettuoso, non disgiunto da una vena fatalistico-scaramantica, per le sue scarse prestazioni e capacità difensive, quando costretto a fronteggiare gli attacchi di velivoli avversari.

Nonostante le sue limitazioni, tante e tali furono le imprese eroiche, compresi molti salvataggi di equipaggi caduti o abbattuti in mare, ed i sacrifici compiuti con esso, che è proprio con l’appellativo “Mammajut” che il CZ 501 ha fissato la sua presenza nelle pagine della storia. Legando gli ardimenti, i sacrifici e l’appassionata generosità di quegli equipaggi con i sentimenti che animano il Quindicesimo di oggi, il “Mammajut” è diventato il grido dell’incitamento e della memoria.

A metà del 1942, all’82° Gruppo, entrò a far parte la 184^ Squadriglia (perdendo la 139^)  che ne incrementò, considerevolmente,  le capacità operative, poiché dotata dei trimotori CantZ 506 “Airone”, dotati di caratteristiche ben superiori al “Gabbiano”, quali, la capacità di effettuare decolli ed ammaraggi, anche con condizioni del mare avverse.

Dall’armistizio del settembre del 1943, l’82° Gruppo operò dietro stretto controllo degli alleati, fino al 15 maggio del 1944, dove, con l’integrazione di altri reparti dotati di idrovolanti , ed esattamente

l’83°, 84° e 85° Gruppo, costituirono il 1° raggruppamento idrovolanti, alle dirette dipendenze del 242° Air Wing dell’Aeronautica Militare Americana (USAF). Lo stesso,  verrà poi sciolto il 31 luglio 1948 e posto in posizione quadro.

Nel frattempo, il 14 aprile1946, venne istituito il Servizio del Soccorso Aereo Italiano.

L’1 agosto 1948 venne costituito il “Comando Soccorso Aereo”, organizzato in Centri Soccorso: Brindisi-83°Gruppo, Vigna di Valle-84°Gruppo, Elmas-85°Gruppo, e sotto centri soccorso: La Spezia- 139ª Squadriglia, Augusta- 149ª Squadriglia.

Questo Comando venne soppresso il 1 ottobre 1961. Nell’ ottobre del 1965, venne ricostituito a Ciampino il 15° Stormo S.A.R. , inizialmente composto da: 84°Gruppo velivoli ed 85° Gruppo elicotteri:

Sotto la stessa data , il 15° Stormo entra alle dipendenze del neo-costituito “Comando Trasporti e Soccorso Aereo”. Con il successivo transito in posizione quadro, nel 1978, del Comando Trasporto e Soccorso Aereo, il 15° Stormo, passa alle dipendenze della 2^ Regione Aerea.

Ottobre 1979, l’84° Gruppo SAR venne trasferito dall’Aeroporto di Ciampino a quello di Brindisi e, nella stessa data, soppresso il 3° Distaccamento SAR.

Nel 1980, il 30 Ottobre la denominazione dell’84°Gruppo SAR cambia in “84°Centro SAR”, e nella stessa data, venne costituito sull’aeroporto di Rimini,“l’83° Centro SAR”.

L’82° Centro C.S.A.R. a Trapani, dai “Canarini” agli “Jedi”

Il 6 Luglio 1982, come già scritto in precedenza, venne costituito sull’aeroporto Militare di Trapani Birgi, sede del 37° Stormo, l’82° Centro SAR, con la 139^ e 149^ squadriglia, dotato dei performanti elicotteri Agusta-Sikorsky HH-3F “Pelican”, originariamente,  nella voluta, vistosa,  livrea bianco-giallo-rossa, ad alta visibilità.

Il loro nominativo radio, in origine era “Onda” poi fino al 2007 “Palma” e dal 2008 ad oggi “Jedi”.

Il “Pelican”, con la sua capacità di ammaraggio e  di flottaggio a poca distanza del naufrago, è stato un elicottero espressamente concepito per le operazioni S.A.R. di cui l’Aeronautica Militare ne ha acquisito, complessivamente, 35 unità, consegnate a partire dal 1977.

Rispetto ai primi 20 elicotteri (standard ‘Alpha’), gli ultimi 15 HH-3F (standard ‘Bravo’), disponevano di equipaggiamenti Combat SAR, con avionica migliorata, sistemi di auto protezione e per la visione notturna, blindatura dell’abitacolo, mitragliatrici “Minimi”, ed equipaggiamenti per il ruolo SMI (Slow Mover Interceptor), tanto da abbandonare la vistosa colorazione bianco-giallo-rossa, a fronte di una mimetica, a bande ed insegne “low visibility”. L’equipaggio era composto da 2 piloti, 2 specialisti, 1 aerosoccorritore.

Tra le apparecchiature di bordo: il sistema AFCS Hamilton Standard, per il controllo automatico di stabilizzazione sui tre assi, il Radar AN/APN-195, in grado di localizzare piccole superfici (2/3 metri quadri) a circa quaranta miglia di distanza, il radar Doppler, il radar di navigazione/meteo ECHO 292, l’ SHRS (sistema di riferimento d’assetto e direzione), il trasponditore IFF, VOR-DMF, VOR/TACAN, VOR-ILS, Marker Beacon, apparati di comunicazione in VHF/FM, UHF/AM, VHF/AM, HF/SSB.

Dotato di verricello idraulico (che in emergenza poteva essere usato in elettrico), con capacità di sollevamento di circa 300 kg, posto sopra il portellone laterale, e di gancio baricentrico, il quale poteva sopportare un carico fino a 1.800 kg circa.

Nonostante le generose dimensioni, poco più di 22 mt, un  peso a vuoto di 6.000 Kg, ed un peso massimo al decollo di 10.000, le prestazioni dell’ HH-3F erano notevoli.

Penta pala, dotato di due turbo alberi General Electric T58-GE-100 da 1550 eva (circa 1350 continui),  aveva una velocità massima di circa 260 km/h (140 kn) e circa 235 Km/h (130 kn) in crociera, entrambe a livello del mare, velocità di salita 408 m/min, raggio di azione di 555 Km (297 nm), tangenza operativa di 3,500 mt (11.499 ft).

Con l’apporto dei prestazionali ed efficienti “Pelican”, delle importanti capacità conseguite dall’82° Centro C.S.A.R., questi, veniva incaricato di svolgere importanti compiti in varie missioni Nazionali ed Internazionali, quali:

– Operazione “Albatros”, anno 1993, Somalia ;
– Operazione “Arcobaleno” anno 1997, Albania;

– Operazione “Alba” anni 1997/98, Albania;
– Operazione “Joint Guardian” anno 1999, Kosovo;

– Operazione “Giotto”, 2001, Genova, a protezione del G8;
– Dicembre 2002-Marzo 2003,  l’82° CSAR,  partecipa alla missione di soccorso di Stromboli , in concorso con la Protezione Civile.
– Operazione “Antica Babilonia”, Giugno 2003/Novembre 2006, Iraq;

– Operazione “Conca d’Oro”, Dicembre 2003, Palermo, conferenza anti organizzazioni   criminali;

– Operazione “Jupiter 2”, 2006, Taormina, a protezione del vertice dei Ministri della Difesa        NATO
– Operazione “Gran Sasso”, dal 6 aprile 2009, impiegato in soccorso ed in favore delle popolazioni colpite dal sisma;

– Operazione “Giotto ’09”, 2009, L’Aquila, a protezione del G8 de L’Aquila

– 1 ottobre 2009, alluvione in  provincia di Messina, 16 persone tratte in salvo;
– Operazione “Odissey Dawn”/“Unified Protector”, Marzo/Ottobre 2011, il Centro ha  garantito la copertura SAR, in favore degli equipaggi di volo impegnati nel conflitto Libico.

Alla data del “Phase Out”, esattamente il 14 agosto 2014, i“Pelican” venivano messi definitamente a terra, con un curriculum vitae di tutto rispetto:

36.500 ore volate, di cui 7.400 operative, e 720 vite salvate!

 

L’ 82° Centro C.S.A.R. oggi

Dieci anni dopo l’avvento del nuovo millennio, all’82° Gruppo C.S.A.R. necessitava una riorganizzazione, così come per gli altri Gruppi C.S.A.R. dell’Aeronautica Militare, trasformandosi, da naturale evoluzione,  in “Centro” C.S.A.R., cambiando di conseguenza, anche la catena di comando,  che transitava alle dipendenze del 15° Stormo, con  sede a Cervia, a sua volta asservito all’interno della 1^ B.A.O.S. (1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali).

L’82° Centro, conformandosi  alla sopraindicata dipendenza, veniva posto, come per gli altri Reparti operativi dell’ Aeronautica Militare, alla supervisione del C.S.A. (Comando Squadra Aerea),  attraverso il Comando intermedio del C.F.S.S. (Comando Forze Speciali e di Supporto).

L’82°, che consta di circa cento unità,  tra Ufficiali, Sottufficiali, Piloti, Equipaggi Fissi di Volo, Personale di Manutenzione e Personale di Supporto, è organizzato da un’area Comando, manageriale e di staff, e un’area tecnica.

Da essa, sono alle dipendenze le storiche 139^ e 149^ squadriglie, nelle quali sono inquadrati gli Ufficiali, Piloti, Sottufficiali, gli operatori di bordo e gli aero soccorritori (ARS).

L’area tecnico-manutentiva, fornisce il 1° livello ed il 1°livello rinforzato agli elicotteri, è strutturata da vari nuclei che forniscono l’apporto manutentivo in ogni settore necessario al mantenimento della piena efficienza dei velivoli.

L’HH-139A

Il 14 Agosto 2013, il Centro riceveva il primo elicottero Agusta Westland (oggi Leonardo) AW-139, riclassificato da AM, HH-139A (HH, acronimo di Hospital Helicopter).

Una seconda unità veniva consegnata giungendo in volo dal 15° Stormo, Cervia, qualche giorno dopo,  garantendo all’82° il servizio d’allarme SAR 24/7.

Il percorso addestrativo, che ha visto coinvolti i piloti, gli operatori di bordo e gli aerosoccorritori dell’82° Centro, avvenne nei primi mesi del 2013,  al fine del  conseguimento della piena capacità operativa sull’HH-139A, nelle tempistiche previste,  grazie al sostegno dell’81° C.A.E. (Centro Addestramento Equipaggi) di Cervia, che, per la circostanza, aveva schierato del personale a Birgi, garantendo un rapido e fattivo addestramento.

L’HH-139A, venne scelto da AM, dopo le attività di certificazione e collaudo in ditta condotte e supervisionate dalla Direzione generale per gli Armamenti aeronautici (Armaereo), come “gap filler”, ovvero, utilizzato da unità di transizione tra l’ormai “maturo” HH-3F, e l’unità che lo avrebbe sostituito, il cui candidato più “papabile” l’ HH-101”Caesar”, venne valutato più idoneo per le missioni  “Combat SAR”.

Iniziava così il passaggio dall’era analogica a quella digitale, essendo sia i sistemi di controllo, che l’avionica, decisamente più avanzati.

L’HH-139A è una soluzione individuata sul mercato per continuare ad assicurare con efficacia il servizio di ricerca e soccorso aereo, sia per i compiti istituzionali di eventuale recupero di equipaggi e personale militare in difficoltà, sia per le attività di concorso alla collettività, in caso di voli sanitari di urgenza, calamità naturali e grandi eventi nazionali.

Rappresenta in questo senso una scelta che consente non solo di mantenere la necessaria continuità operativa mano a mano che gli assetti più vecchi cominceranno ad uscire di linea, ma trattandosi di un elicottero già collaudato ed in servizio presso altre realtà civili e militari nazionali (Guardia di Finanza, Guardia Costiera, vari Enti locali) permette di realizzare significative sinergie di tipo operativo e logistico in ambito interforze ed interagenzia.

In un settore complesso come quello del soccorso aereo, che per sua natura richiede una perfetta integrazione tra le realtà militari e civili che costituiscono la task force dei soccorritori, la possibilità di condividere le stesse tecnologie rappresenta un significativo vantaggio, sia in ambito addestrativo che operativo, per sviluppare ed accrescere quelle sinergie fondamentali tali da permettere di essere sempre pronti ad intervenire quando viene richiesto, spesso in condizioni proibitive, di notte, con il maltempo, in zone particolarmente impervie ed isolate.

L’HH-139 è un elicottero in grado di operare sia di giorno che di notte (capacità NVG – Night Vision Goggles), in condizioni meteorologiche sfavorevoli, ed in aree particolarmente impegnative, anche da superfici non preparate e/o predisposte.

Dotato di FLIR (Forward Looking Infrared) ovvero un sistema che mediante l’utilizzo di un potente zoom ad infrarossi, permette di rilevare a grandi distanze, un corpo caldo in un contesto di temperatura più fredda, quale l’acqua marina, consentendo anche la registrazione del video effettuato come una normale telecamera.

L’elicottero è in grado di operare anche in ambienti polverosi, zone innevate ed in ambiente marino, è estremamente versatile; in massimo 30 minuti è possibile cambiare la configurazione interna, passando da quella per il soccorso aereo (versione primaria SAR: 5 passeggeri + 1 barella) a quella Soccorso Aereo e Sanitario di urgenza (versione Medevac: da 2 a 4 barelle) o trasporto passeggeri (versione utility: fino a 10 passeggeri + 4 membri equipaggio).

Le caratteristiche tecniche principali sono: Lunghezza massima 16,65 m;  Larghezza massima (pianetto orizzontale) 4,22 m;  Diametro rotore 13,8 m;  Mtow (Maximum Take Off Weight) 6800 kg;  Velocità massima di crociera 165 kts (306 Km/h);  Propulsori: n° 2 Pratt & Whitney PT6C-67C Turboshafts con Fadec.

L’HH-139B

Gennaio 2021, è la data di consegna, all’82° Centro C.S.A.R., del primo esemplare della versione HH-139B.

Presenta alcuni accorgimenti tecnici che permettono di migliorare la capacità operativa, ad aumentare, pertanto, la flessibilità d’impiego per rispondere alle emergenze ed alle esigenze di sicurezza.

In particolare, è stato dotato di un doppio verricello che aumenta l’affidabilità del sistema e la sicurezza durante le operazioni di recupero, disponendo di un back up, e di una “Mission Consolle” che consente una migliore gestione degli apparati di bordo ai fini della ricerca di eventuali dispersi.

Inoltre, il peso massimo al decollo è stato aumentato, da 6800kg a 7000kg, il che permette una maggiore capacità di carico ed infine, è stato aggiornato con sistemi di ultima generazione; l’avionica ed i sensori di bordo (come ad esempio il sistema AIS, Automatic Identification System, che consente una migliore interazione con i mezzi navali e l’OPLS, Obstacle Proximity LIDAR System, che favorisce l’identificazione e la separazione con gli ostacoli orografici.

Sono presenti la palla optronica multi sensore Wescam MX-15i HD,  posta al di sotto del muso ed un proiettore Trakka, impiegato per le operazioni notturne di ricerca e soccorso.

Con i nuovi elicotteri, l’82° Centro C.S.A.R., partecipa a numerose esercitazioni Nazionali, quali:

-PERSONNEL RECOVERY WEEK – L’esercitazione “PRW” ha permesso di consolidare le capacità operative da utilizzare in una Personnel Recovery Task Force nazionale,  addestrando gli equipaggi di volo e le forze di terra a perfezionare le tattiche d’intervento in   ambiente ostile nella ricerca e recupero del personale.

-TENDE e SCAGLIA, esercitazione pianificata e condotta annualmente dall’Aeronautica Militare con l’obiettivo di addestrare i Reparti della Difesa che operano nel Comparto delle “Operazioni Speciali” e mantenere le capacità Special Operations Task Unit (SOTU) e   Special Operations Air Task Unit (SOATU) nella condotta di attività di Supporto Aereo alle Operazioni Speciali (SAOS), rafforzando così l’interoperabilità di formazioni composte da  aeromobili ad ala rotante e ad ala fissa di differente tipologia, in ambiente sia diurno che notturno.

-JOINT STAR, attività addestrativa di maggiore rilevanza nazionale, organizzata e gestita direttamente dallo Stato Maggiore della Difesa per il tramite del suo “braccio operativo”, ovvero il Comando Operativo di Vertice Interforze (COI).
Nel 2019 per la prima volta l’esercitazione, oltre a vedere il Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) addestrarsi come Comando Interforze, in grado di pianificare e di condurre specifiche attività operative del tipo Small Joint Operations-SJOs/High Intensity, in ambienti caratterizzati dalla minaccia “cyber” e Chimico Biologico Radioattivo Nucleare (CBRN), hanno partecipato con personale ed assetti l’Arma dei Carabinieri, il Corpo della Guardia di  Finanza e  l’agenzia ENAV.

-SQUALO, esercitazione organizzata dal Corpo delle Capitanerie di Porto alla quale  partecipano solitamente anche assetti aerei internazionali come quelli Francesi, Spagnoli e dell’Agenzia di frontiera e Guardia Costiera Europea, oltre a quelli nazionali.

L’esercitazione SQUALO è organizzata nell’ambito dei vigenti accordi di cooperazione internazionale, prevede la simulazione di un ammaraggio forzato da parte di un velivolo civile con 90 persone a bordo. Scopo dell’esercitazione, testare la sinergia tra le differenti Forze Armate dello Stato in eventi calamitosi, affinando le procedure che in caso di emergenza implicherebbero necessità di un intervento tempestivo, efficace e sicuro, dalla prima fase di  pianificazione a terra fino al rientro dell’ultimo mezzo impiegato in mare ed in volo.

Esercitazioni Internazionali:

– GRIFONE, Esercitazione Internazionale, interforze ed interministeriale “Grifone”,  pianificata e condotta annualmente dall’Aeronautica Militare attraverso il Rescue     Coordination Centre (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali (COA) nell’ambito dell’accordo internazionale SAR.MED.OCC. (SAR Mediterraneo Occidentale).

-TRIDENT JUNCTURE/JAVELIN, un evento addestrativo multinazionale della NATO che  costituisce un momento di coesione fondamentale e irrinunciabile per mantenere e incrementare l’interoperabilità trai 29 Paesi dell’Alleanza e con i Partners.

-TLP (Tactical Leadership Programme), nasce dall’esigenza delle Forze Aeree europee e  della NATO di cooperare efficacemente in operazioni aeree congiunte.

Obiettivo principale   del programma, istituito nel 1979 e a cui aderiscono attualmente 10 nazioni (BEL, DEN,   FRA, GER, GRE, ITA, NDL, SPA, UK e USA), è quello di  incrementare l’efficienza delle    aeronautiche alleate nel settore della leadership, formando i futuri Comandanti di Missione tramite lo specifico addestramento in operazioni aeree congiunte e internazionali.

-CERNIA 15 , esercitazione che si inquadra nell’applicazione dell’accordo           internazionale tra Italia Francia e Spagna di supporto ed assistenza reciproca sul soccorso aereo SAR-MED-OCC (SAR Mediterraneo Occidentale), con lo scopo di esercitare il personale coinvolto nella pianificazione, direzione ed esecuzione di operazioni combinate e multinazionali di ricerca e salvataggio di sopravvissuti a sinistri aerei su terra e su mare.

-Esercitazione SAR nell’ambito del piano di cooperazione bilaterale fra Italia e Malta – L’attività ha avuto come scopo la condivisione delle rispettive esperienze e procedure

Gli “Jedi” del Soccorso Aereo, oggi.

Mi è stato concesso il privilegio di trascorrere qualche giorno con gli “Jedi”, durante le loro missioni addestrative, ed ho subito realizzato di quanto siano professionalmente dediti alla loro “Mission”.

Operano 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, anche in condizioni meteorologiche avverse, per salvare vite umane.

E’ il loro compito, è ciò che hanno scelto di fare.

Semplice ordinario impegno”, così il Comandante dell’82° C.S.A.R., il Ten.Col. Pilota  Angelo MOSCA,  definisce il loro compito a favore della collettività.

Nelle tre parole citate dal Comandante, si racchiudono i salvataggi  in mare ed in terra, di oltre  800 vite umane (oltre 700 con gli HH-3F, oltre un centinaio con gli HH-139A/B) e 44.000 ore di volo (oltre 35.000 con HH-3F, circa 10.000 con HH-139A/B) tra addestrative e operative, ad opera dell’ 82° Centro C.S.A.R.!

Tra gli innumerevoli interventi di recupero e soccorso, vorrei evidenziarne un paio:

– Il 23 settembre 2020, veniva recuperato un uomo di 49 anni, feritosi gravemente, accidentalmente, durante una battuta di caccia nei boschi di Angimbè (TP).

L’equipaggio, a bordo di un HH-139A, decollava dalla base di Trapani-Birgi alle 13.00 circa e giungeva sul luogo dell’incidente, dopo 15 minuti di volo circa,  iniziando immediatamente le operazioni di verricello per calare al suolo l’aerosoccorritore, che rapidamente, si dirigeva verso il punto di recupero, inaccessibile da ambulanze o altri mezzi di soccorso, dove li attendeva un medico del 118 e il cacciatore ferito.

Predisposto e messo in sicurezza l’infortunato per il recupero con barella, l’equipaggio eseguiva l’estrazione tramite verricello del paziente e del medico, lasciando la zona di operazioni alle 13:40. Circa 15 minuti dopo, l’HH139A  atterrava nella piazzola dell’Ospedale Civico di Palermo, dove il ferito veniva affidato alle cure mediche del pronto soccorso.

– La mattina di lunedì 14 febbraio un equipaggio dell’82° Centro C.S.A.R. intervenveniva per trasportare d’urgenza un neonato di solo un giorno dall’Ospedale di Agrigento all’Ospedale di Taormina per permettergli di fruire delle necessarie cure a seguito di una grave patologia neonatale.
L’equipaggio, in prontezza d’allarme con elicottero HH-139B, riceveva l’ordine di missione dalla Sala Operativa del Rescue Coordination Center (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico, il reparto dell’Aeronautica Militare che gestisce e coordina questo genere di attività su tutto il territorio nazionale.
L’elicottero decollava dall’Aeroporto di Trapani-Birgi poco dopo le otto per dirigersi verso l’ospedale di Agrigento.

Una volta sul posto, medici ed infermieri si attivavano prontamente per assicurare il piccolo paziente a bordo della barella dell’elicottero.

Al termine delle previste e necessarie procedure, l’equipaggio ed il team sanitario decollavano alla volta dell’Ospedale di Taormina, dove giungevano poco prima delle undici.

Alla fine del trasporto sanitario d’urgenza, dopo aver rifornito carburante presso l’Aeroporto Militare di Sigonella, l’elicottero rientrava nella base aerea di Trapani-Birgi, dove riprendeva prontezza d’allarme per il servizio S.A.R. nazionale, predisponendosi per l’eventualità di un ulteriore intervento.

Campagna AIB (Anti Incendi Boschivi)

Nel 2018 viene, inoltre, affidato all’ 82 ° Centro CSAR di Trapani-Birgi, a seguito un accordo stipulato tra il Ministero della Difesa e Dipartimento della Protezione Civile, con la costituzione del Centro Operativo Aereo Unificato (COAU), quale ente coordinatore degli interventi in caso di emergenza, ed a supporto ad altri corpi dello Stato,  il compito di prevenzione e soppressione degli incendi boschivi, nell’attività di AIB della Regione Sicilia, effettuando ad oggi, oltre 130 missioni, più di 250 ore di volo,  e sganciando più di 1.250.000 litri di acqua.

Gli interventi AIB, sono effettuati dagli HH-139A/B, sganciando circa 800 litri d’acqua alla volta, contenuta in un “Bucket”, assicurato da un cavo, al gancio baricentrico dell’elicottero.

I 40 anni dell’ 82° Centro CSAR

Nella giornata di Mercoledì 6 Luglio 2022, si sono svolte le celebrazioni in occasione del 40° anniversario della costituzione dell’82° Centro C.S.A.R. (Combat Search And Rescue) presso la base aerea di Trapani-Birgi.

All’evento hanno preso parte numerose autorità civili, religiose e militari, oltre a una corale partecipazione di ospiti e del personale in congedo che con dedizione, competenza, passione e professionalità ha servito l’Aeronautica Militare e il Paese sotto l’araldica all’82° Centro C.S.A.R..

Nel discorso di apertura del 40°Anniversario il Tenente Colonnello MOSCA, ha ringraziato le autorità presenti e tutti gli ospiti per la partecipazione alla giornata di festa, che è servita per ripercorrere la storia e le gesta dell’82° in questi 40 anni, sottolineando, infine, l’onore di essere al comando di questo glorioso e storico Reparto.

Ha poi preso parola il Colonnello Pilota Giacomo ZANETTI, Comandante i15° Stormo, in passato pilota e poi Comandante dell’82° Centro, il quale ha espresso il suo vivo apprezzamento e plauso a tutto il personale che si è avvicendato nel corso degli anni, affrontando con dedizione e professionalità obiettivi operativi sempre più complessi e diversificati, rivolgendo infine un sentito augurio di Buon Compleanno a tutto il personale del Centro.

La giornata si è articolata seguendo un ricco programma di eventi che hanno avuto inizio con la scopertura del monumento a ricordo dell’HH3F PELICAN, storico elicottero che è stato in servizio presso l’82° dalla sua costituzione fino al 2013, anno della sua dismissione.

La manifestazione è proseguita con una mostra statica di mezzi e materiali che hanno ripercorso i 40 anni del S.A.R., diversi intermezzi musicali e il ricordo di alcuni episodi che hanno segnato la vita dell’82°.

Momento centrale dell’evento e che ha suscitato grandi emozioni, è stata la dimostrazione in volo eseguita con l’elicottero HH139B nella bellissima livrea “Special Color 40° Anniversario”, che in se riporta:

– I colori dello stemma dell’82° Gruppo Idro Soccorso, ovvero l’airone sul sole al tramonto  (giallo/rosso)                                                                                                              L’HH-3F “Pelican”; Il CantZ 506 “Airone”

Lo “Special Color” ha prima salutato gli astanti con il tradizionale “inchino” e ha poi mostrato le capacità operative dell’aeromobile, fra cui una simulazione di un recupero tramite verricello.

Alla fine del volo l’elicottero è stato parcheggiato in mostra statica, a beneficio degli ospiti, sul piazzale S.A.R.

 

Il Comandante dell’82° Centro CSAR

Il Comandante dell’82° Centro CSAR, Tenente Colonnello Pilota Angelo MOSCA, nato a Napoli il 18 Marzo 1982, si è arruolato in Aeronautica l’08/09/2000  con il Corso AQUILA V dell’Accademia Aeronautica.

Il 13 Dicembre dello stesso anno è stato nominato Pilota d’Aeroplano su velivolo SF-260 ed il 14 Luglio 2006  Pilota Militare su velivolo MB339/A. Assegnato l’08 Agosto 2006 all’82° Centro C.S.A.R. di Trapani Birgi, ha ricoperto i seguenti incarichi:

  • Pilota della 139^ Squadriglia;
  • Capo Nucleo Voli e Statistica;
  • Comandante della 139^ Squadriglia;
  • Capo Nucleo Addestramento e Standardizzazione;
  • Ufficiale Sicurezza Volo;
  • Capo Nucleo Tattiche Operative;
  • Capo Sezione Comando;
  • Capo Nucleo Operazioni;
  • Comandante;

Nel corso della sua carriera, ha inoltre:

Prestato servizio presso la TRAINING ADVISE ASSIST COMMAND WEST – Herat (Afghanistan) e ricoperto l’incarico di AOC Chief/J3 nel 2014;

Prestato servizio presso la TASK FORCE AIR AL MINHAD NEGLI E.A.U. e ricoperto l’incarico di Capo Operazioni Correnti  ed Uff.le SV nel 2019

Il Ten.Col.  Angelo MOSCA è decorato:

  • della Medaglia di Lunga Navigazione Aerea “Oro”;
  • dell’Attestato di Benemerenza della Protezione Civile;
  • della Croce Commemorativa per la partecipazione alle operazioni di concorso al mantenimento della sicurezza internazionale in Afghanistan;
  • della Medaglia NATO NON ARTICLE 5 per i servizi resi con la N.A.T.O. nell’ambito dell’operazione I.S.A.F. in Afghanistan;
  • della Croce d’Oro per anzianità di servizio (anni 25);
  • della Medaglia NATO NON ARTICLE 5 per i servizi resi con la N.A.T.O. nell’ambito dell’operazione UNIFIED PROTECTOR a Trapani;
  • della Croce Commemorativa per la partecipazione ad operazioni di cooperazione al di fuori del territorio nazionale per la TASK FORCE AIR AL MINHAD NEGLI E.A.U..
  • del Premio Comunicatore dell’Anno, per l’Aeronautica Militare conferito nel 2017 dal Sig. CaSMA dell’AM

Ha conseguito la Laurea in Scienze Politiche il 18/06/2004 presso l’Università degli Studi di Napoli “FEDERICO II”.

Tra i vari corsi frequentati:

  • 81°corso NORMALE presso la  S.S.M.A. di Firenze;
  • 2° Corso Metodologia Didattica per Istruttori di Specialità – Volo presso il Centro per la Formazione Didattica di Firenze;
  • Corso Qualificazione “Avanzata” CREW Resource Management;
  • 2° Corso Seminario di Formazione Direttiva Avanzata presso I.S.M.A. di Firenze;
  • 2° Corso Specialista dell’Informazione e della Comunicazione Istituzionale in campo militare presso I.S.M.A. di Firenze;
  • 7° Corso Normale Master in Leadership ed Analisi Strategica presso I.S.M.A. di Firenze;
  • 49° Corso Qualificazione Sicurezza Volo presso I.S.M.A. di Firenze;
  • 4° Corso ufficiali Pubblica Informazione presso Stato Maggiore Aeronautica di Roma.

Il Ten.Col. MOSCA, ha conseguito le abilitazioni al pilotaggio sui seguenti Aerei ed Elicotteri: SF-260, MB 339/A, NH 500, HH-3F,  HH-139A/B. Ha al suo attivo oltre 2100 ore di volo.

 

 

L’autore e la redazione di Sea Air Land, desiderano ringraziare per l’opportunità e per la preziosa collaborazione, lo Stato Maggiore Aeronautica Militare, il 5° Reparto – Comunicazione, il 15° Stormo, il Comandante dell’ 82° Centro C.S.A.R. di Trapani- Birgi,  Ten.Col. Pil. Angelo MOSCA, Gli Ufficiali e tutto il personale del Centro, per la disponibilità, accoglienza e per la fattiva ed importante collaborazione

 

 

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