Varata la UNPAV “ANGELO CABRINI” P-420

Testo di Carlo Tripodi

Foto di Giacomo Tripodi e INTERMARINE

In una splendida giornata di sole, la Cabrini ha conosciuto il contatto con il mare. A questa unione, che durerà per sempre, ci sono stati testimoni emozionati e coinvolti, ai quali non è sfuggito il profondo significato della cerimonia del varo. Tutti i presenti, nelle belle divise della nostra Marina, in quelle vissute dei veterani dei Marinai d’Italia e in quelle delle maestranze dei cantieri, hanno sentito l’orgoglio delle imprese militari, dei compiti quotidiani e silenziosi della nostra Marina, della perfezione della nuova unità.

Alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli e delle Autorità  civili e religiose, si è tenuta la cerimonia del varo della prima unità della Classe UNPA ( Unità Polivalente ad Altissima Velocità, cui è stato dato il nome  di “Angelo Cabrini”, con “pennant number” P-420. Impostata  presso i Cantieri di La Spezia a settembre del 2016, gli allestimenti sono avvenuti poi a Messina.  Dopo il varo i lavori continueranno fino alla consegna prevista nel 2019.

L’UNPAV , di cui la Marina si doterà in due esemplari, è una nuova Classe di naviglio estremamente versatile  che fornirà un grande valore aggiunto alle capacità della Marina Militare. La nave è di progettazione completamente italiana ed è stata realizzata con soluzioni tecnologicamente innovative e con l’impiego di materiali speciali che forniscono una elevata schermatura radar, con modesta traccia infrarosso e firma elettronica ( il rumore dell’unità in navigazione) veramente molto bassa. E’ altresì dotata di un sistema di Comando e Comunicazione  analogo al sistema C3, pari a quelle di unità più grandi,  a fronte di dimensioni ridotte. La commessa , del valore di 40 milioni, nell’ambito della “Legge Navale” volta all’ammodernamento delle unità delle Marina Militare, prevede la costruzione di due unità. La prima , varata oggi, come abbiamo già detto, verrà  consegnata ad aprile 2019, la seconda, che porterà il nome “Tullio Tedeschi” sarà pronta nel 2020.

Una delle caratteristiche fondamentali delle UNPAV  è la grande versatilità in grado di far fronte in tempi ristrettissimi, alle molteplici esigenze del COMSUBIN-GOI.  Molto veloce, 32 nodi, una grande protezione balistica, ridotto peso (190 t.), di dimensioni contenute, lunga 44,2 metri fuori tutto e larga 8,4 metri permette l’imbarco di un RHIB Rigid Hull Inflatable Boat Zodiac Hurricane 733 in uso al G.O.I., utilizzando uno scivolo a poppa ed integrato ad un sistema di rilascio e recupero. L’impianto propulsivo è affidato a 3 coppie di idrogetti Kamewa e Motori Diesel MTU 16V 2000 M94. Gli idrogetti assicurano una grande manovrabilità ed una eccellente stabilità , permettendole di operare con altre unità. L’equipaggio è  ridotto e composto da 9 persone in quanto l’unità è altamente automatizzata, con la possibilità di imbarcare fino a 20 Incursori. L’autonomia di missione, con il solo equipaggio, raggiunge i 10 giorni.  Dalla  plancia si gode di una visione a 360°, permettendo un perfetto controllo ambientale. In particolari configurazioni può essere installata una camera di decompressione per il supporto alle attività subacquee. Missioni che verranno svolte dalle UNPAV sono quelle di assalto navale, rilascio e recupero di Incursori impegnati in Operazioni Speciali. Ovviamente concorreranno al controllo dei traffici marittime, anti pirateria, traffici illeciti, all’evacuazione  di personale in aree di crisi e dei flussi migratori.

Madrina del varo è stata la Signora Anna Accardo, madre del Secondo Capo Nicola Fede, deceduto in servizio nelle acque del basso Adriatico il 15 febbraio del 1992.

La P-420 porta il nome di Angelo Cabrini ( Pavia 1917-Roma 1987). La sua vita fu dedicata al mare e non è facile riassumere la sua biografia.  Presa la licenza liceale, nel 1936 entrò subito nella Regia Accademia Navale di Livorno, conseguendo la nomina di Guardiamarina e viene imbarcato sull’incrociatore leggero DUCA DEGLI ABRUZZI. Alla vigilia dell’entrata in guerra, l’8 giugno del 1940, col grado di Sottotenente di Vascello, prestò servizio come Operatore di Mezzo d’Assalto, alla 1a Flottiglia MAS,  sui barchini esplosivi (MTM) e partecipando, il 26 marzo del 1941,  al forzamento del porto di Souda, a Creta, che si concluse con il pesante danneggiamento dell’incrociatore pesante YORK ( che venne portato all’incaglio per evitarne l’affondamento ma successivamente giudicato irrecuperabile) ad opera del barchino comandato da Cabrini ( insieme al barchino di Teseo Tesei )e del grave danneggiamento della petroliera PERICLES che il 14 aprile del 1941 affondò mentre era al traino di un cacciatorpediniere per essere portato ad Alessandria d’Egitto per tentarne il recupero.  Per queste operazioni gli venne assegnata la medaglia d’oro al valor militare sul campo. Catturato dagli Inglesi, rientrò in Italia nel 1945 con il grado di Tenente di Vascello.

Dopo la guerra fu al comando dei Dragamine ed impegnato allo sminamento e alla bonifica  dei porti di Monfalcone e Grado. Successivamente  si imbarcò sull’Incrociatore leggero MONTECUCCOLI e poi sull’ AMERIGO VESPUCCI. Col grado di  Capitano di Fregata diresse i Corsi della Accademia Navale. Nel 1956 è stato in servizio presso lo Stato Maggiore e nel 1960 e, al Comando della 10° Squadriglia Corvette  e, poi, come Comandate del cacciatorpediniere ARTIGLIERE.  Venne successivamente  assegnato come Addetto Navale presso l’Ambasciata Italiana di Madrid, conseguendo il grado di Capitano di Vascello. Rientrato in Italia, comandò l’8° Gruppo Navale e successivamente, Il comando dei Subacquei ed Incursori, diventando Ammiraglio di Divisione. Terminò la sua carriera col grado di Ammiraglio di Squadra nel 1977 e posto in “ausiliaria”. Si spense a Roma l’1 dicembre del 1987

La redazione desidera ringraziare l’Ufficio Stampa Marina Militare,l’Ufficio Stampa Gruppo Immsi ed il Dott. Diego Rancati per l’invito ad assistere all’evento e per la cordiale gestione della Stampa.

About Carlo Tripodi

Vive a Napoli. Laureato in Geologia all'Università di Napoli. Ricercatore nel campo del telerilevamento, sull'analisi delle immagini satellitari per le risorse della terra, presso l'Istituto di aerodinamica dell'Università di Napoli. Inizia ad amare l'aereo molto presto, e scrive Aviation nei primi anni '70, diventando giornalista aerospaziale nel 1982, collaboratore di riviste di aviazione italiane ed estere, redattore capo di ASTRONAUTICA . Particolarmente interessato alle forze aeree militari e all'aviazione di marina statunitense. Ha volato su molti aeroplani civili (a partire da Viscount, Caravelle, Comet e l'attuale A380 ecc. Ecc.) e militari : MB326, MB339, C-47, C-119, B-17; DC-6; C1; C2, C27; G222; KC767; Tecnam 2006 Ital.AF; JU-52, AB212; CH46; SH3; SH60. Imbarcato sugran parte delle portaerei USN nel Mediterraneo a partire dal 1959 e sulle unita' italiane Cavour e Garibaldi,le francesi Charles de Gaulle e Foch, l'HSM Ark Royal inglese e su navi militari spagnole e danesi. Ha seguito molte esercitazioni della NATO nel Mediterraneo ed è stato imbarcato due volte su unità della marina italiana per la ricerca scientifica. Ha trascorso due settimane allo Space Camp per insegnanti a Huntsville, in Alabama. Lives in Napoli. HS graduated in Aeronautical Construction. Graduated in Geology at Napoli University.. Researcher in the field of Remote Sensing, about analysis of Satellite Immagery for Earth’s Resources, at the Institute of Aerodynamics of Napoli’s University. Started to love airplane very early, and writing of Aviation in the early ’70, becoming Aerospace Journalist in 1982, contributor t of Ital.and Inter, aviation magazines, Editor in Chief for ASTRONAUTICA Magazine. Particularly Interested in USNayy Aviation and Military Air Forces. Flow on a lot of civil airplanes ( starting with Viscount, Caravelle ,Comet, and the actual A380 etc etc) and military aircrafts and helos too : MB326,MB339;C-47,C-119, B-17; DC-6; C1;C2, C27; G222;KC767;Tecnam 2006 Ital.AF; JU-52,AB212;CH46; SH3; SH60. Embarked on all the USN aircraft carried visiting Mediterranean .Sea starting from 1959; and Italian carrier Cavour and Garibaldi, French Charles de Gaulle and Foch, HSM Ark Royal and Danish, Spanish military ships. Followed a lot of NATO exercitations in Mediterranean Sea. Embarked twice on unit of Italian Navy for scientific research. Spending two weeks at Space Camp for Teachers in Huntsville, Alabama.

Check Also

A 5311 Nave Scuola PALINURO

Tra le occasioni di incontro con la Marina Militare Italiana non poteva mancare una visita …

UA-113296760-1