Cambio di Comando alla Sesta Flotta

Testo di Carlo Tripodi

Foto di Carlo Tripodi e US NAVY

Il primo marzo si è tenuta a Napoli, a bordo della , LCC 20 USS Mount Whitney, la cerimonia di Cambio di Comando ai vertici della VI Flotta: al Comandante uscente, V.Admiral Christopher Grady è subentrato il V.Admiral Lisa Franchetti. Per la prima volta nella storia della Sesta Flotta, iniziata nel 1946, sarà una donna  al comando. Il Commander Franchetti ha un curriculum  veramente notevole: tra i Comandi ricevuti, notiamo quelli dei Carrier Strike Group della CVA-71, CVA-73 e CVA-74.

Ricordiamo che la Sesta Flotta conduce operazioni a largo spettro, incluse quelle che prevedono una interazione con partner alleati. Il NAVEUR-NAVAF ha la responsabilità di operare in un’area che comprende quasi tutto l’Atlantico, dall’Artico all’Antartico, il Mare del Nord, il Mar Baltico, lo Stretto di Barents, e il Mar Caspio.  L’Area di Responsabilità (AOR) include la Russia, gran parte dei Paesi Africani e l’Europa: In pratica 105 Nazioni, con una popolazione di oltre un miliardo di abitanti (il 40% della popolazione del nostro pianeta) ed una superficie di linea costiera, del 67%.

 

 

MEDITERRANEAN SEA (Oct. 24, 2013) – The U.S. 6th Fleet flagship USS Mount Whitney (LCC 20) and the aircraft carrier USS Nimitz (CVN 68) steam alongside each other while operating in the Mediterranean Sea. Mount Whitney, homeported in Gaeta, Italy, is currently underway conducting maritime security operations and theater security cooperation efforts in the U.S. 6th Fleet area of operations. (U.S. Navy Photo by Mass Communication Specialist 2nd Class Mike Wright/Released)

Nel contesto delle evoluzioni strategiche, il Naval Striking  and Support Forces NATO, è sempre   immediatamente disponibile sia per grandi operazioni che  per piccole operazioni congiunte. L’occasione di essere a bordo della USS Mount Whitney ci ha permesso una breve visita all’unità che è quasi sempre nel Mediterraneo , con Base a Gaeta fin dal 2005, come nave ammiraglia della Sesta Flotta. Come è noto, più in alto è posta una antenna più grande sarà l’area che coprirà: quale nome più appropriato per una unità addetta alle Comunicazioni se non quello della montagna più alta degli Stati Uniti continentali, il Mount Whitney, in Sierra Nevada ,California? Non a caso il motto della nave è “Vox Maris”, potendo coprire l’intero pianeta! La nave ha il compito di Command Ship per il Comandante della Sixth Fleet/ del  Joint Command Lisbon/Comm.Striking Force NATO. Non esiste altra unità simile che abbia la capacità di  ricevere, processare e trasmettere  dati mediante i suoi ultra sofisticati sistemi HF-UHF-SHF ed EHF.

Queste tecnologie permettono al Joint Intelligence Center e al Joint Operation Center di affrontare con la massima rapidità qualsiasi situazione critica. Tramite il sistema C-4I ( Command, Control, Communication, Computer e Intelligence) è in grado di comunicare con aerei, navi e  Forze di Terra, ovunque esse siano. La USS Mount Whitney  ha preso servizio nel  1971, due anni dopo la sua impostazione nel cantiere di Newport News, in Virginia. La sua prima missione è stata a Guantanamo, il 16 aprile dello stesso anno.

Ha un equipaggio misto composto da 160 militari,150 civili ed altre 150 persone dello staff. L’unità è anche la prima nave ad aver avuto equipaggio femminile. In situazioni di emergenza può ospitare fino a 3000 persone, come successo per Haiti. E’ in grado di fornire quotidianamente 100mila galloni di acqua potabile. La capacità dei suoi serbatoi di combustibile raggiungono 1 milione di galloni, permettendo crociere di 36 giorni, dalla Virginia al Mozambico e ritorno.

 

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GAETA, Italy (Jan. 29, 2009) The amphibious command ship USS Mount Whitney (LCC/JCC 20) is moored at Gaeta’s Harbor. Mount Whitney is the flag-ship for Commander, U.S. Sixth Fleet. (U.S. Navy photo by Mass Communication Specialist 3rd Class Eddie Harrison/Released)

 

La Mount Whitney porta la designazione LCC ed è una moderna piattaforma. Contrariamente all’unità  analoga in servizio nella 2a Guerra Mondiale, in pratica la conversione di una nave mercantile in una unità anfibia, la LCC 20 è una unità di progettazione esclusiva e dei suoi 47 anni di servizio gli ultimi 11 li ha trascorsi di stanza a Gaeta. Poco accessibile per visite. La nave non possiede armamento. Saltuariamente è presente a bordo un elicottero SH-60:

Ogni nave ha in mensa una tavolino preparato, con bicchiere capovolto e sedia abbassata sul tavolo:è dedicato ai progionieri di guerra e ai Missed in Action.
I nostri ringraziamenti vanno al PAO della VI Flotta per averci invitati all’importante evento

About Carlo Tripodi

Vive a Napoli. Laureato in Geologia all'Università di Napoli. Ricercatore nel campo del telerilevamento, sull'analisi delle immagini satellitari per le risorse della terra, presso l'Istituto di aerodinamica dell'Università di Napoli. Inizia ad amare l'aereo molto presto, e scrive Aviation nei primi anni '70, diventando giornalista aerospaziale nel 1982, collaboratore di riviste di aviazione italiane ed estere, redattore capo di ASTRONAUTICA . Particolarmente interessato alle forze aeree militari e all'aviazione di marina statunitense. Ha volato su molti aeroplani civili (a partire da Viscount, Caravelle, Comet e l'attuale A380 ecc. Ecc.) e militari : MB326, MB339, C-47, C-119, B-17; DC-6; C1; C2, C27; G222; KC767; Tecnam 2006 Ital.AF; JU-52, AB212; CH46; SH3; SH60. Imbarcato sugran parte delle portaerei USN nel Mediterraneo a partire dal 1959 e sulle unita' italiane Cavour e Garibaldi,le francesi Charles de Gaulle e Foch, l'HSM Ark Royal inglese e su navi militari spagnole e danesi. Ha seguito molte esercitazioni della NATO nel Mediterraneo ed è stato imbarcato due volte su unità della marina italiana per la ricerca scientifica. Ha trascorso due settimane allo Space Camp per insegnanti a Huntsville, in Alabama. Lives in Napoli. HS graduated in Aeronautical Construction. Graduated in Geology at Napoli University.. Researcher in the field of Remote Sensing, about analysis of Satellite Immagery for Earth’s Resources, at the Institute of Aerodynamics of Napoli’s University. Started to love airplane very early, and writing of Aviation in the early ’70, becoming Aerospace Journalist in 1982, contributor t of Ital.and Inter, aviation magazines, Editor in Chief for ASTRONAUTICA Magazine. Particularly Interested in USNayy Aviation and Military Air Forces. Flow on a lot of civil airplanes ( starting with Viscount, Caravelle ,Comet, and the actual A380 etc etc) and military aircrafts and helos too : MB326,MB339;C-47,C-119, B-17; DC-6; C1;C2, C27; G222;KC767;Tecnam 2006 Ital.AF; JU-52,AB212;CH46; SH3; SH60. Embarked on all the USN aircraft carried visiting Mediterranean .Sea starting from 1959; and Italian carrier Cavour and Garibaldi, French Charles de Gaulle and Foch, HSM Ark Royal and Danish, Spanish military ships. Followed a lot of NATO exercitations in Mediterranean Sea. Embarked twice on unit of Italian Navy for scientific research. Spending two weeks at Space Camp for Teachers in Huntsville, Alabama.

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