Foto di Carlo Tripodi e US NAVY
Il primo marzo si è tenuta a Napoli, a bordo della , LCC 20 USS Mount Whitney, la cerimonia di Cambio di Comando ai vertici della VI Flotta: al Comandante uscente, V.Admiral Christopher Grady è subentrato il V.Admiral Lisa Franchetti. Per la prima volta nella storia della Sesta Flotta, iniziata nel 1946, sarà una donna al comando. Il Commander Franchetti ha un curriculum veramente notevole: tra i Comandi ricevuti, notiamo quelli dei Carrier Strike Group della CVA-71, CVA-73 e CVA-74.
Ricordiamo che la Sesta Flotta conduce operazioni a largo spettro, incluse quelle che prevedono una interazione con partner alleati. Il NAVEUR-NAVAF ha la responsabilità di operare in un’area che comprende quasi tutto l’Atlantico, dall’Artico all’Antartico, il Mare del Nord, il Mar Baltico, lo Stretto di Barents, e il Mar Caspio. L’Area di Responsabilità (AOR) include la Russia, gran parte dei Paesi Africani e l’Europa: In pratica 105 Nazioni, con una popolazione di oltre un miliardo di abitanti (il 40% della popolazione del nostro pianeta) ed una superficie di linea costiera, del 67%.

Nel contesto delle evoluzioni strategiche, il Naval Striking and Support Forces NATO, è sempre immediatamente disponibile sia per grandi operazioni che per piccole operazioni congiunte. L’occasione di essere a bordo della USS Mount Whitney ci ha permesso una breve visita all’unità che è quasi sempre nel Mediterraneo , con Base a Gaeta fin dal 2005, come nave ammiraglia della Sesta Flotta. Come è noto, più in alto è posta una antenna più grande sarà l’area che coprirà: quale nome più appropriato per una unità addetta alle Comunicazioni se non quello della montagna più alta degli Stati Uniti continentali, il Mount Whitney, in Sierra Nevada ,California? Non a caso il motto della nave è “Vox Maris”, potendo coprire l’intero pianeta! La nave ha il compito di Command Ship per il Comandante della Sixth Fleet/ del Joint Command Lisbon/Comm.Striking Force NATO. Non esiste altra unità simile che abbia la capacità di ricevere, processare e trasmettere dati mediante i suoi ultra sofisticati sistemi HF-UHF-SHF ed EHF.
Queste tecnologie permettono al Joint Intelligence Center e al Joint Operation Center di affrontare con la massima rapidità qualsiasi situazione critica. Tramite il sistema C-4I ( Command, Control, Communication, Computer e Intelligence) è in grado di comunicare con aerei, navi e Forze di Terra, ovunque esse siano. La USS Mount Whitney ha preso servizio nel 1971, due anni dopo la sua impostazione nel cantiere di Newport News, in Virginia. La sua prima missione è stata a Guantanamo, il 16 aprile dello stesso anno.
Ha un equipaggio misto composto da 160 militari,150 civili ed altre 150 persone dello staff. L’unità è anche la prima nave ad aver avuto equipaggio femminile. In situazioni di emergenza può ospitare fino a 3000 persone, come successo per Haiti. E’ in grado di fornire quotidianamente 100mila galloni di acqua potabile. La capacità dei suoi serbatoi di combustibile raggiungono 1 milione di galloni, permettendo crociere di 36 giorni, dalla Virginia al Mozambico e ritorno.

GAETA, Italy (Jan. 29, 2009) The amphibious command ship USS Mount Whitney (LCC/JCC 20) is moored at Gaeta’s Harbor. Mount Whitney is the flag-ship for Commander, U.S. Sixth Fleet. (U.S. Navy photo by Mass Communication Specialist 3rd Class Eddie Harrison/Released)
La Mount Whitney porta la designazione LCC ed è una moderna piattaforma. Contrariamente all’unità analoga in servizio nella 2a Guerra Mondiale, in pratica la conversione di una nave mercantile in una unità anfibia, la LCC 20 è una unità di progettazione esclusiva e dei suoi 47 anni di servizio gli ultimi 11 li ha trascorsi di stanza a Gaeta. Poco accessibile per visite. La nave non possiede armamento. Saltuariamente è presente a bordo un elicottero SH-60:
