TLP Tactical Leadership Programme – Dove le Aquile affilano gli artigli

 

Testo e foto di Simone Vicari

Visto da lontano, un tale rischieramento multinazionale di velivoli, mezzi e personale con una cadenza periodica ben precisa, fa pensare al solito EXercise. Niente di più sbagliato! Si, perche il “TLP” (Tactical Leadership Programme) non é un’esercitazione  bensì é lì dove piloti di più forze aeree affinano insieme le loro tattiche.

Durante il periodo di guerra fredda, nel 1978 sulla base di Fürstenfeldbruck nella Germania dell´Ovest, con un corso/seminario di appena due settimane, nasce il programma “TLP” (Tactical Leadership Programme), come esigenza da parte di alcune nazioni appartenenti alla NATO, inizialmente Belgio, Canada, Germania, Olanda, Regno Unito, USA, di affinare e coordinare le attività di intervento a protezione dell’Europa occidentale, istituendo così una scuola dove poter addestrare ufficiali piloti e personale delle rispettive forze aeree a cooperare fra loro e gestire un notevole numero di velivoli dissimilari fra loro sia nelle macchine  stesse che nei modi di operare.

Il TLP fu poi spostato nel 1979 sulla base aerea di Jever nel nord della Germania, estendendo il corso a quattro settimane ed includendo anche una parte volativa, nel 1989 fu poi spostato sulla base di Florenne in Belgio, separando il corso in due “Branche”, quella accademica e quella di volo. Nell´estate del 2009 un “Memorandum of Understanding” (MOU) fu firmato da dieci nazioni quali Belgio, Danimarca, Francia Germania, Grecia, Italia, Olanda, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti  che inquadrarono il “TLP” al di fuori dell´organizzazione NATO, ma che comunque continuerà ad operare  secondo la dottrina NATO, fornendo a volte alla stessa, nuove direttive. In quell´occasione visto il dissiparsi della tensione fra Est ed Ovest, si decise di spostare il programma in una location al di fuori dell´area dell’Europa centrale, meno congestionata dal traffico aereo civile, scegliendo l’attuale base di Los Lianos nei pressi della cittadina di Albacete in Spagna, dove condizioni meteo favorevoli contribuiscono non poco al buon esito delle operazioni di volo.

Le tre “Branche”:

la ”Branche di Supporto”, dove solitamente il comandante è uno spagnolo, essendo la Spagna “Host Nation” è quindi facilitata nei rapporti con le attività logistiche e ditte locali che collaborano con la base.

La “Flying Branche” COMAO (Composite Air Operations), con quattro turni annui, per due di essi con  missioni notturne. Ogni turno ha una durata di quattro settimane, per un totale di sedici missioni ed un livello di complessità crescente. Durante le “Flying  Branche” viene fatto un attento studio di scenari che poi saranno testati il giorno stesso nella parte volativa pomeridiana chiamata “Wave TLP”. Il dinamismo di questa organizzazione fa sì che gli scenari presentati nei vari turni cambino continuamente, per questo essere presenti per più di un turno al “TLP” è comunque un´esperienza sempre nuova e formativa, ma essenzialmente basterebbe un solo turno, perche qui si insegna ad operare e gestire una gran quantità di velivoli diversi fra loro coordinandosi fra più nazioni, per poi riportare nei propri gruppi di appartenenza l’esperienza fatta, con tutti i vantaggi che ne conseguono e non solo per chi ha preso parte al programma.

Infine ci sono le “Academic Branche” che normalmente si inseriscono fra un turno e l´altro delle “Flying Branche” e vanno da una a non più di due settimane di corso. La situazione ottimale si ottiene quando si ha la possibilità di inviare un ufficiale pilota all´Academic Branche, dargli il tempo di metabolizzare le informazioni ricevute, ritornando al proprio gruppo di volo, riprendere contatto con la propria realtà operativa per poi ritornare al TLP per la “Flying Branche” dove grazie al precedente corso accademico, il pilota avrà sicuramente una marcia in più rispetto a chi arriva solo per la “Flying Branche”. Purtroppo una condizione del genere se pur ottimale non è sempre possibile, e per le disponibilità delle varie forze armate e perche fare sia Academic che Flying Branche in maniera contigua, vuol dire togliere un Ufficiale Pilota per circa due mesi dal proprio gruppo. All’interno dell’Academic Branche, ci sono i corsi COMAO (Composite Air Operations) paritetico al corso di volo ma senza attività di volo. Grazie ad un sistema sintetico la mattina viene fatta la pianificazione che nel pomeriggio viene testata dai partecipanti insieme agli istruttori; questi ultimi a loro volta inseriscono elementi per aumentarne la complessità e verificarne l’efficacia. Ci sono poi corsi di Supporto,corsi di “Personal Recovery” per il recupero di personale in territorio ostile e da quest’anno sarà inserito un’ulteriore corso di “Guerra Elettronica”.

Un´importante nota da menzionare è il consistente contributo che l´Aeronautica Militare Italiana sta dando al TLP. Grazie a ciò è la prima nazione a sostegno del programma, attualmente con una percentuale che si aggira intorno al venti per cento e durante un breve saluto il Comandante Col. Luis Villar Coloma comandante del TLP ha espresso la sua gratitudine all’Italia per l’apporto fornito, che và oltre il semplice rischieramento di aeromobili e relativo personale di supporto. L’Italia dal 2017 sarà a capo della parte volativa al comando del Ten.Col. Polese. Quest’ultima è la posizione più ambita al TLP fra le nove nazioni che possono concorrere a tale ruolo, nove perché la Spagna essendo “Host Nation” ricopre già  la massima carica a comando della TLP con a capo il Col. Luis Villar Coloma.

Un’altra importante nota di merito va conferita alla componente “Red Air”, messa in atto nell’ultima settimana dell’ultimo turno TLP della “Flying Branche” del 2016, da due M346 provenienti dal 61° Stormo di Lecce Galatina, attualmente alla loro terza presenza al TLP, dando così sempre più la validità di un supporto “Red Air” attivo con un loro Syllabus in grado di interagire con la componente “Blue”. La presenza dei M346 è particolarmente importante sia per il know-how acquisito al TLP e riportato ai piloti in addestramento presso il 61° Stormo e di altre nazionalità amiche sia perché questi diventeranno poi  i  futuri “Blue” che prenderanno parte ai corsi TLP.

Si ringrazia l’Aeronautica Militare Spagnola ed il Col. Luis Villar Coloma comandante del programma TLP, per la gentile ospitalità concessa ed un ulteriore vivo ringraziamento all’Aeronautica Militare Italiana per la gentile ospitalità e disponibilità del Ten.Col.Pil.Generoso Polese ed il suo staff, che ci hanno supportato con cordialità e professionalità dandoci un ulteriore modo di costatare l’Italia che funziona anche oltre confine.

About Simone Vicari

Vive a Roma e lavora come dipendente presso un istituto di storia dell´arte. La passione per il volo l'ha ereditata da suo padre che da giovane in Aereonautica Militare, volava su FIAT G-59 presso l' aeroporto di Guidonia. Sviluppata poi negli anni in Romagna, paese natale della madre, dove più volte veniva sorpreso da F-104 che sfrecciavano a bassa quota e nelle Marche sua regione natale, dove spesso Tornado s'incanalavano fra i monti per voli a bassa quota. Non ha potuto trasformare questa sua passione in un lavoro a causa di problemi di vista, ma la sua volontà di voler essere vicino all'ambiente aereonautico e militare lo ha portato a descrivere e documentare come freelance la vita e professionalità di donne, uomini e macchine meravigliose. Come attrezzatura utilizza Canon. Ha volato su C-130 AMI, 767 Tanker AMI, C-2 Greyhound USNAVY, C-27 Spartan LTAF, oltre che su molti altri velivoli civili. He lives in Rome and works as an employee at an institute of art history. The passion for flying inherited it from his father who, as a young man in the Italian Air Force, flew on FIAT G-59 at Guidonia Air Force Base. Developed then over the years in Romagna, his mother's birthplace, where he was repeatedly surprised by the F-104 whizzing at low altitude and in the Marche its native region, where often Tornado went through the mountains for low-level flights. He could not turn his passion into a job due to problems with sight, but his desire to be close to the aeronautical and military environment led him to describe and document as freelance the life and professionalism of women, men and wonderful machines. As equipment he uses Canon. He flew on C-130 AMI, 767 Tanker AMI, C-2 Greyhound USNAVY, C-27 Spartan LTAF, as well as on many other civilian aircraft

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