Joint Warrior 13-01, RAF Lossiemouth

Testo di Andrew Cross e Garfield Douglas Smith – Traduzione di Stefano Monteleone – Foto di Andrew Cross, Garfield Douglas Smith e Simone Vicari

15 aprile-1 maggio  2013

Anche quest’anno nel Moray, parte nord della Scozia, si è svolta la più grande esercitazione europea, la Joint Warrior 2013; questa ha luogo due volte l’anno, primavera e autunno, e coinvolge (oltre Royal Air Force, Royal Navy e British Army), numerose nazioni NATO e non.

Alla JW13-1hanno anche preso parte a vario titolo sia personale che mezzi aeronavali e terrestri di Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Polonia, Olanda, Svezia, e (per la prima volta) USA.

Il ritiro di alcuni elementi US Navy, e la conseguente riduzione di uomini e mezzi, non ha influito negativamente sullo svolgimento delle operazioni cui obbiettivo primario è fornire un elevato quanto realistico livello di addestramento ai partecipanti, incrementandone le capacità di combattimento tramite la messa a fattor comune di esperienze e punti di vista diversi.


Lo scenario dell’esercitazione (iniziata il 15 aprile e conclusasi il 1 maggio, con la fase navale compresa tra il 15 e il 20 aprile) prevedeva l’inserimento di una Combined Joint Task Force aeronavale e terrestre in un contesto di minacce multiple e diversificate che rispecchia attuali e prevedibili future operazioni militari all’estero
Pianificata 6 mesi fa, la JW13-1 è stata gestita e coordinata da un team congiunto di circa 150 militari RAF-RN (sia in servizio attivo che in riserva) del Joint Tactical Exercise Planning Staff (JTEPS) provenienti dal Northwood HQ di Londra operanti dal Joint Warfare Operations Centre (JWOC) sulla HMNB Clyde in Scozia.


Gli assetti impiegati hanno incluso 30 unità navali di vario genere (assalto anfibio e portaelicotteri, caccia e fregate, cacciamine e sottomarini), 70 aerei ed elicotteri (fast-jets, C2, CSAR, ISR, ISTAR, MPA,) che hanno effettuato circa 100 sortite al giorno, vari mezzi terrestri e fino a 12000 uomini e donne.
Data la vicinanza ai poligoni di tiro per attività CAS, l’area di operazioni principale è stata quella a Nord Ovest della Scozia dove vigono pochissime limitazioni in ambito aeronavale; ma teatro delle operazioni è stato anche lo Spadeadam Electronic Warfare Training Range, con le sue 2 grandi Fast Jet Areas (FJAs) per l’addestramento aria-aria.

Le missioni aeree svolte durante la JW13-1 sono state:

– ASACS (Air Surveillance and Control System),

– ASuW (Anti-Surface Warfare) con Live Firing su poligono,

– ASW (Anti-Submarine Warfare),

– CAS (Close Air Support) e Urban CAS,

– COMAO (Composite Air Operations),

– DCA (Defensive Counter Air) e OCA (Offensive Counter Air),

– NTISR (Non-traditional Intelligence Surveillance Reconnaissance),

– TASMO (Tactical Air Support to Maritime Operations).

Gli equipaggi si sono addestrati anche nelle normali attività Air-to-Air Refuelling (AAR), Airborne Early Warning (AEW) ed Electronic Warfare (EW) contrastando minacce SAM simulate.

Le due principali basi coinvolte nell’esercitazione sono state:

RAF Lossiemouth:

– Tornado GR Mk4 RAF, No. 12(B), XV(R) e 617 (Dambusters) Squadrons

– Sea King SAR, D Flight No. 302 Squadron
– Learjet, German contractor
– Pilatus PC-9, German contractor

– P-3AM Brazilian Air Force
– CP-140 Canadian Forces, 405th e 407th Squadrons
– Atlantique-2 (French Navy Charles de Gaulle Carrier Air Group)
– P-3C US Navy, VP-4 Squadron
– Shadow R1 RAF
– HH-60G Pavehawks,  56th Rescue Squadron USAF (RAF Lakenheath)

RAF Leuchars:

– Hawk T1A RAF, No.100 Squadron

– Typhoon RAF, No. 6 Squadron

– Chinook HC2 RAF
– E-2C Aeronavale  (French Navy Charles de Gaulle Carrier Air Group)
– Rafale N Aeronavale  (French Navy Charles de Gaulle Carrier Air Group)
– Super Etendard Aeronavale  (French Navy Charles de Gaulle Carrier Air Group)

Tuttavia, anche RAF Waddington ha fornito un contributo significativo tramite i suoi E-3D Sentry.

Per quanto riguarda la parte navale dell’esercitazione, sono state svolte missioni Live Firing contro obiettivi navali simulati, anti-mine, AAW (Anti Air Warfare), addestramento con i sottomarini ed operazioni anfibie, con i Royal Marines, che hanno cooperato con reparti del British Army in attività di aviotrasporto con gli elicotteri e aviolanci di paracadutisti, attività di difesa aerea e Forward Air Control (FAC).

Abbiamo avuto la possibilità di seguire le operazioni presso RAF Lossiemouth durante il media day assistendo all’attività dei velivoli MPA, dei Tornado GR Mk4, tra i quali spiccava lo Special Color realizzato per il 70° Anniversario del raid “Operation Chastise” sulle dighe tedesche (1943-2013), e gli HH-60 Pavehawkdell’USAF armati di mitragliatrici calibro 50.

Seairlandshots e gli autori desiderano ringraziare il MOD UK e il PAO di RAF Lossiemouth per il supporto ricevuto

About Simone Vicari

Vive a Roma e lavora come dipendente presso un istituto di storia dell´arte. La passione per il volo l'ha ereditata da suo padre che da giovane in Aereonautica Militare, volava su FIAT G-59 presso l' aeroporto di Guidonia. Sviluppata poi negli anni in Romagna, paese natale della madre, dove più volte veniva sorpreso da F-104 che sfrecciavano a bassa quota e nelle Marche sua regione natale, dove spesso Tornado s'incanalavano fra i monti per voli a bassa quota. Non ha potuto trasformare questa sua passione in un lavoro a causa di problemi di vista, ma la sua volontà di voler essere vicino all'ambiente aereonautico e militare lo ha portato a descrivere e documentare come freelance la vita e professionalità di donne, uomini e macchine meravigliose. Come attrezzatura utilizza Canon. Ha volato su C-130 AMI, 767 Tanker AMI, C-2 Greyhound USNAVY, C-27 Spartan LTAF, oltre che su molti altri velivoli civili. He lives in Rome and works as an employee at an institute of art history. The passion for flying inherited it from his father who, as a young man in the Italian Air Force, flew on FIAT G-59 at Guidonia Air Force Base. Developed then over the years in Romagna, his mother's birthplace, where he was repeatedly surprised by the F-104 whizzing at low altitude and in the Marche its native region, where often Tornado went through the mountains for low-level flights. He could not turn his passion into a job due to problems with sight, but his desire to be close to the aeronautical and military environment led him to describe and document as freelance the life and professionalism of women, men and wonderful machines. As equipment he uses Canon. He flew on C-130 AMI, 767 Tanker AMI, C-2 Greyhound USNAVY, C-27 Spartan LTAF, as well as on many other civilian aircraft

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